La Juventus riparte da basi solide, come annunciato anche da Scanavino nella recente intervista di Tuttosport, ma anche dal punto di vista contrattuale e come progetto crede nei propri giovani: Kenan Yildiz, cresciuto calcisticamente nella Juve Next Gen ed introdotto anche in prima squadra la scorsa stagione agonistica dove ha evidenziato grandi qualità e prospettive rosee, avrà un rinnovo con ritocco sostanziale verso l’alto, con anche un numero di maglia piuttosto importante quanto “pesante”.
Arriva il rinnovo per Yildiz: ecco quanto guadagnerà ed il nuovo numero di maglia
Secondo fonti molto vicine alla società bianconera e anche al giocatore, proprio in queste ore infatti le parti sono alle prese con la chiusura per l’accordo di rinnovo, che sarà prevedibilmente di 5 anni, quindi fino al 2029.
Attualmente il giovane calciatore, appena 19enne (è un classe 2005) nato da madre tedesca e papà turco, ha un contratto fino al 2027. Cambia anche lo stipendio che sarà differenziato da circa 1 milione di euro a salire in base alle prestazioni, presenze, reti ed altre condizioni. L’annuncio arriverà probabilmente prima della fine del weekend.
La Juventus ha infatti deciso di puntare parecchio sul giocatore e dopo la cessione di giovani comunque promettenti come Soulè, passato alla Roma proprio in questa sessione di mercato, ma anche Iling jr, trasferitosi in Inghilterra, ha deciso anche di apportare un cambio di numero di maglia che per i tifosi in particolare non è mai banale: il giovane turco infatti vestirà la prestigiosa casacca numero 10, appartenuta ovviamente a tantissimi campioni che hanno fatto la storia della società bianconera, da Platini a Baggio, passando per Sivori a Del Piero e tanti altri. Sono molti, anche all’estero, a considerare Yildiz in qualche modo l’erede proprio del Pinturicchio, ancora oggi una delle personalità più amate e rispettate del mondo Juve, anche al di fuori del contesto bianconero.
Una forma di investitura sicuramente portata ad aumentare le aspettative ma in grado di potenzialmente incentivare anche la politica interna del club che mira sia ad una sostenibilità societaria senza rinunciare alla ricerca del talento e dei risultati soprattutto, come da tradizione del mondo bianconero.
Un’eredità pesante ma allo stesso modo stimolante per il giovane che a poco più di 18 anni ha già dimostrato di non soffrire affatto il salto di categoria disputando 27 presenze in campionato (32 totali) con 2 reti (4 in totale).