Kulusevski torna sulla Juventus: “Sentito inutile, il Tottenham mi ha salvato”

Di proprietà dell’Atalanta ma esploso in Serie A con la maglia del Parma, Dejan Kulusevski ha vestito anche la casacca della Juventus per due stagioni, dall’estate 2020 a quella 2022: il trequartista svedese ha collezionato quindi nell’organico della Vecchia Signora il computo totale di 74 presenze, condite poi da nove reti e dieci passaggi vincenti per i compagni di squadra. Intervistato da The Players’ Tribune, lo stesso Kulusevki è tornato a parlare della propria esperienza nell’ambiente bianconero, non propriamente da ricordare ed incorniciare: “Nell’ultima stagione alla Juventus mi sono sentito malissimo. Giocavano giocatori fuori ruolo al mio posto e mi sono sentito inutile”.

Continuando poi nella propria lettera, Kulusevski ha dichiarato come quello passato alla Juventus sia coinciso con uno dei periodi più negativi della propria carriera: “Alcune persone iniziarono ad etichettarmi come un giocatore troppo lento, colpendomi nel profondo. Oltre a questo dicevano che non ero abbastanza di livello per la Juventus: mi sono sentito davvero male, ma credo sia normale perché anch’io sono un essere umano”. Avviandosi poi verso la conclusione del proprio racconto di questo scorcio di carriera, Kulusevski racconta come l’ancora di salvezza sia stato il Tottenham.

Kulusevski al Tottenham dopo la Juventus: “Mai avrei perso quel volo”

“Dopo essermi sentito così preso di mira ed additato, chiesi al mio procuratore se ci fosse possibilità di andare via e trovarmi un’altra squadra” – chiosa poi Kulusevski, annunciando la propria volontà di non rimanere alla Juventus, nella confusione e nell’anonimato più totale. “Mi rispose che sarebbe stato difficile, perché era il mercato invernale e si sarebbe chiuso nelle ore successive: ma poi, la luce in fondo al tunnel. Quando mi chiamò per dirmi del Tottenham non esitai un attimo: preparai le mie cose in camera, scoppiai a piangere con la mia fidanzata e decidemmo di prendere il primo volo per Londra, che sarebbe decollato un’ora dopo. Non lo avrei mai perso”. – conclude un emozionato Dejan Kulusevski alle colonne di The Players’ Tribune.