L’exploit di Chiesa e la gestione di Allegri: ora Yildiz è rebus della Juventus

Mattia Gruppioni By Mattia Gruppioni

Titolare per cinque partite di fila a cavallo tra la fine del 2023 ed il primo mese del 2024, Kenan Yildiz ha leggermente perso la verve fantasiosa e realizzativa che ne aveva contraddistinto le gare da protagonista in Serie A – con l’esordio da titolare con gol in quel di Frosinone – ed in Coppa Italia – con le reti segnate alla malcapitata Salernitana. Il giocatore turco ha giocato il computo totale di nemmeno un tempo di gioco nelle ultime tre sfide della Juventus, scendendo in campo per soli 28, 12 e 2 minuti di gioco tra le sfide contro Frosinone, Napoli ed Atalanta.

Un vero e proprio punto di domanda che aleggia nella mente dei tifosi bianconeri, a cui sembrerebbe però più semplice del previsto dare una risposta: Yildiz ha calcato il campo per cinque gare consecutive nel momento in cui Federico Chiesa era ai box per i classici problemi muscolari, con Allegri che dopo una serie di lusinghe e complimenti lo ha relegato quasi fin troppo spesso alla panchina per non fargli montare la testa. Scelta azzeccata? In parte. I risultati della Juventus nell’ultimo mese e mezzo parlano chiaro, ma c’è da considerare anche le ultime tre sfide giocate dal collega Chiesa, apparso finalmente in gamba e tornato al gol in quel di Napoli. Ed ora?

Kenan Yildiz, Juventus
Kenan Yildiz, Juventus

Juventus, quale ruolo per Yildiz? Le gerarchie di Allegri

In questo momento – e probabilmente sempre da inizio stagione, almeno sulla carta – è chiaro che Federico Chiesa parta avanti rispetto a Kenan Yildiz nelle gerarchie dell’attacco della Juventus: la formazione bianconera ha lentamente scoperto i progressi, la classe e la visione di gioco del classe 2005, spesso e volentieri preferito a Milik per fare coppia con Vlahovic quando assente il numero 7 italiano. Con tutti a disposizione, Allegri preferirebbe probabilmente lo stesso Chiesa per fare coppia col serbo, con il turco prima riserva del classe ’97 e Milik – passato in secondo piano dopo l’exploit del turco – seconda scelta del classe 2000 ex Fiorentina.