Attendendo il rientro alla Continassa di tutti i giocatori impegnati con le rispettive Nazionali in questi giorni di pausa forzata dei maggiori campionati del mondo, la Juventus continua a preparare la sfida esterna contro la Lazio di sabato 30 marzo: alla vigilia di Pasqua la formazione bianconera avrà quindi l’occasione di riscattare il momento buio che sta attraversando da ormai due mesi in Serie A, con una sola vittoria conseguita nelle ultime otto giornate ed un ruolino di marcia matematicamente da retrocessione.
Non sarà semplice però per Allegri schierare l’undici titolare contro la Lazio, soprattutto considerando che per l’occasione mancheranno in casa Juventus tanto Arek Milik quanto Dusan Vlahovic: il polacco è alle prese con il recupero dalla lesione dell’adduttore lungo, mentre il serbo non avrebbe partecipato a prescindere dalla dorsalgia in seguito al cartellino rosso ricevuto all’ultima contro il Genoa. Ecco quindi che per Allegri rispunta tutta ad un tratto l’ipotesi tridente, con soli tre giocatori offensivi pescabili dal mazzo.
Yildiz outsider, Kean redivivo: Allegri cerca gol contro la Lazio
Quelle di Vlahovic e Milik rappresentano due assenze di fondamentale rilevanza per la Juventus in vista della Lazio, considerando soprattutto la mole realizzativa ed il peso specifico di quest’ultima avuta fin qui dalla coppia ed a favore della loro compagine: rispettivamente con 15 e 3 centri in campionato finora, il serbo ed il polacco hanno messo assieme comunque oltre due terzi dei gol della Vecchia Signora in Serie A, rappresentando la loro mancanza un problema da risolvere per Allegri.
Moise Kean è l’unico centravanti di ruolo rimasto a disposizione, ma ha non ha ancora tolto lo 0 dalla casellina indicante i centri siglati fin qui, mentre dall’altra parte Chiesa non è che una seconda punta adattata in casa Juventus: da capire dunque se Allegri opterà per il tridente – con Yildiz a completare l’arco offensivo coi due precedentemente citati – oppure, più probabile, se rischierà lo stesso turco da titolare, per dare maggior brio e preoccupazione alla nuova difesa della Lazio.