La stagione della Juventus finora è stata costellata da diverse vittorie per 1-0, partite sofferte spesso decise da un guizzo del singolo più che da una convincente prova corale della squadra. Quando il giro di boa del campionato è già stato superato, guardare numeri e statistiche per capire l’andamento della stagione è assolutamente lecito. I numeri, come ricorda spesso anche Massimiliano Allegri, parlano di una squadra che ha conquistato sul campo 44 punti e che sarebbe (senza la penalizzazione) seconda in classifica.

Gli stessi numeri tuttavia evidenziano anche un dato negativo: la Juventus è infatti il sesto attacco della Serie A con appena 34 reti segnate in 22 giornate, dietro Napoli, Atalanta, Inter, Milan e Lazio. Solo la Roma, tra le big, ha fatto peggio (29 reti). Il miglior marcatore bianconero ad oggi è Dusan Vlahovic, che nonostante abbia giocato meno della metà dei match ha timbrato il cartellino 8 volte in Serie A ed 1 in Champions League. Dopo un’astinenza di tre mesi e mezzo l’ex viola è riuscito a sbloccarsi contro la Salernitana, segnando una doppietta.
Juventus, l’attacco latita: nessun calciatore è in doppia cifra
Arrivati alla soglia delle 29 gare stagionali in casa Juventus nessun componente della rosa è riuscito ad andare in doppia cifra. Oltre all’attaccante serbo, come detto fermo a quota 9 reti complessive, al secondo posto c’è Arkadiusz Milik, autore di 8 reti. L’assenza del calciatore polacco, fermo ai box dallo scorso 29 gennaio, si sta facendo sentire in casa bianconera. Per la capacità di saper tenere palla e l’abilità mostrata sotto porta l’ex Olympique Marsiglia rappresentava l’anello di congiunzione perfetto nello scacchiere tattico di Allegri.

I vari Di Maria, Chiesa, Kostic e lo stesso Moise Kean, stanno contribuendo in parte alle vittorie della squadra riuscendo di rado a scrivere il proprio nome nell’elenco dei marcatori della partita. Non a caso in alcune circostanze, vedi l’ultimo confronto contro la Fiorentina o il match contro la Lazio in coppa, a deciderle sono stati un centrocampista (Rabiot) e un difensore (Bremer). In vista dell’ultima parte di stagione, quella decisiva, saranno importanti maggior cattiveria e precisione sotto rete da parte di tutti, in primis gli attaccanti.
Juventus, marzo è il mese di Milik: ritorno in campo e riscatto
Massimiliano Allegri, oltre a vivere la lunga attesa che porta al ritorno in campo di Paul Pogba, scalpita anche per il pieno recupero di Milik, autore di una prima parte di stagione più che sufficiente. Arrivato come attaccante di riserva il polacco ha saputo ritagliarsi uno spazio importante segnando anche gol decisivi (vedi quello allo Zini allo scadere). Lo scorso 29 gennaio, nel corso di Juventus-Monza il numero 14 è andato ko per una lesione al muscolo della coscia sinistra, lasciando tra l’altro la squadra in dieci uomini negli ultimi concitati minuti della sfida.

Il mese di marzo potrebbe essere quello della svolta per Milik: innanzitutto il ragazzo di Tychy ha cerchiato in rosso sul calendario la data del 5 marzo, giorno in cui potrebbe tornare in campo, allo stadio Olimpico, in occasione del big match Roma-Juventus; successivamente è in programma un incontro tra l’entourage del calciatore e la dirigenza della Vecchia Signora per discutere i termini del riscatto a titolo definitivo dal Marsiglia. Alla Continassa filtra ottimismo per la buona riuscita dell’affare, che dovrebbe portare nelle casse dei francesi circa 7 milioni di euro.