Juventus, Vaciago sulla Carta Covisoc: “Perché nasconderla se inutile?”

Il giornalista Guido Vaciago si domanda come mai alla Juventus voleva essere nascosto il contenuto della Carta Covisoc

Christopher Weiss
3 Min Lettura

Quest’anno la Juventus si sta battendo attivamente su diversi fronti. Dal lato sportivo i bianconeri, senza penalizzazione, sarebbero secondi in Serie A – come lo stesso Allegri ci tiene spesso a ricordare – dietro ad un irraggiungibile Napoli. In Coppa Italia la Vecchia Signora è attesa dal doppio confronto contro i rivali dell’Inter che vale l’accesso alla finale di Roma. In Champions League meglio stendere un velo pietoso, vista la precoce eliminazione ai gironi e la conseguente retrocessione in Europa League. Tuttavia, nel match di andata degli ottavi, Madama è riuscita a battere il Friburgo, anche se solo per 1-0 nonostante l’evidente inferiorità dell’avversario.

La Juventus, però, deve lottare con tutte le sue forze anche nelle sedi giudiziarie. Tutto è cominciato dalla famosa inchiesta Prisma, la quale fa riferimento al sistema delle plusvalenze fittizie che il club avrebbe portato avanti. Dopo alcune indagini arriva la decisione della Procura che infligge ben 15 punti di penalità ai bianconeri in classifica, facendoli quindi retrocedere di diverse posizioni. Il club ha prontamente fatto ricorso al Collegio di Garanzia del CONI per fare annullare la sentenza. Poi il TAR del Lazio si è espresso in favore di Madama, concedendole di poter consultare la ormai famosa Carta Covisoc. A nulla è servito l’appello della FIGC al Consiglio di Stato per impedirglielo. Tuttavia, nel documento non viene mai fatta menzione della Juventus e Guido Vaciago si domanda quindi perché nasconderne il contenuto.

Juventus, le parole di Vaciago

Guido Vaciago è un giornalista, direttore della testata Tuttosport. Nel suo odierno editoriale, il collega si pone quesiti circa la volontà di mantenere nascosto il contenuto al club. Di seguito le sue parole: “Per quale dannata e misteriosa ragione non è stato mostrato prima? Perché è stato difeso con ferocia giuridica, facendo crescere la curiosità dopo ogni no opposto? Il vero segreto non è contenuto nella carta, ma nel comportamento delle istituzioni della giustizia sportiva, ancora una volta imperscrutabili nei loro atteggiamenti sacerdotali.

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina

L’unico dubbio è che dietro quella carta ce ne sia un’altra, citata nell’oggetto ‘Riscontro della nota Covisoc in data 31 marzo 2021’. Cosa conteneva quella nota? E più in generale, il carteggio fra Procura e Covisoc fa presupporre l’inizio di un’indagine? Magari un giorno ce lo diranno o lo scopriremo. Adesso rimane la sensazione che la toga sportiva venga indossata un po’ come una stella da sceriffo dai giudici, in nome di un’autonomia praticata in modo assai più generoso di quanto preveda lo stesso Codice di Giustizia dello Sport”.

ARGOMENTI: