Juventus, Ori positivo: “Champions possibile. Bello il rientro di Pogba”

La Juventus vince contro il Torino e agguanta la zona Conference League: Nino Ori si è espresso su diverse tematiche bianconere

Mark Bailo
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Il derby della Mole si tinge nuovamente di bianconero dopo la vittoria di ieri sera da parte della Juventus contro il Torino per 4-2. Una partita intensa, ricca di gol e di colpi di scena. La formazione bianconera dopo essere stata sotto per due volte nel 1°tempo è riuscita prima a pareggiare con Danilo a ridosso dell’intervallo e poi ha chiuso la partita nel 2° tempo con i gol dell’ex Bremer e il gol di Rabiot, su ennesimo assist di Kostic, arrivato al 10° assist stagionale

Con questa vittoria, la quarta consecutiva, la Juventus di Max Allegri ritrova il 7° posto, a pari merito con il Bologna, ma davanti nella graduatoria per via delle differenza reti. Sulle possibilità di rimonta nuovamente alla zona Champions League si è espresso a Radio Bianconera il giornalista Nino Ori, nella trasmissione Terzo Tempo: “Quota Champions a 73 punti obiettivo possibile? In teoria sì, è una squadra che può fare qualsiasi cosa, il punto è che tra la teoria e la pratica c’è differenza. E’ una squadra che può fare di tutto, nel bene o nel male. Ultimamente soprattutto nel bene”.

Juventus, Ori gioisce per Pogba: “La cosa più bella. Delusione Vlahovic”

Pogba, in Juventus-Torino

Il momento che si stava aspettando da molto tempo. Dopo 315 giorni riecco Paul Pogba con la maglia bianconera. A 20′ dalla fine Max Allegri chiama il francese, il quale viene seguito in ogni suo movimento di preparazione al suo ingresso. Con lui entrerà anche Federico Chiesa, i grandi assenti nella prima parte di stagione: l’attaccante italiano sarà subito decisivo fornendo l’assist a Bremer, per la rete del vantaggio. Il francese ha mostrato subito alcune cose buone, come l’azione nella quale resiste a due uomini e poi scarica al suo compagno. Sempre Ori nella stessa trasmissione si è espresso sul Pogback: La cosa bella è stata il rientro di Pogba, che si è anche mosso bene in campo, ha fatto un paio di ripartenze come si deve. Ha dato la sensazione di ciò che saremmo potuti essere se lo avessimo avuto prima di ora. Lo Stadium lo ha accolto con una standing ovation emozionante. Ed è stato belle sentire finalmente uno Stadium vivo, vivace, con un tifo durato per tutta la partita, anche nei momenti più delicati. E fa quasi specie in questo momento”.

La nota negativa della gara è stata la prestazione di Dusan Vlahovic, il quale ha faticato a trovare il guizzo giusto: “La cosa negativa è stata la prestazione di Vlahovic. Al 2′ chi permette a Karamoh di essere in gioco è lui. Poi si poteva far perdonare segnando un gol, come ha fatto Bremer. Il serbo ha avuto l’opportunità e non l’ha portata a casa. Non mi preoccupa, sono 20 giorni che non segna ma quando succede ad un attaccante subentra un meccanismo mentale che ti porta ad incaponirti. Il mestiere di una prima punta è fare gol, mi aspetto più reti da lui quindi. Magari un po’ colpa è anche dei pochi palloni che gli arrivano. Comunque anche lui si riprenderà”.