Sarebbe dovuta essere una partita decisiva per le sorti del girone di Champions League la gara interna tra Juventus e Benfica. Gli uomini di Allegri hanno seguito lo stesso canovaccio di questo inizio di stagione: un buon approccio alla partita per poi spegnersi dal punto di vista tecnico-tattico, venendo sovrastato dai lusitani negli ultimi 10 minuti di primo tempo e poi per tutta la ripresa, dove la squadra portoghese avrebbe potuto vincere con un risultato più largo. La Juventus ha dato l’impressione di essere impotente di fronte al Benfica, subendo a livello psicologico la rete dello svantaggio. In questo modo la Vecchia Signora rimane a 0 punti in classifica dopo due giornate e si fa dura per la qualificazione agli ottavi. Inoltre non è un momento per nulla facile come testimoniano i fischi dei tifosi presenti all’Allianz Stadium, ormai sempre più vuoto.
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Juventus, la politica di Agnelli non paga: dov’è il tifo?

L’Allianz Stadium era già stato vuoto nella partita precedente, quella contro la Salernitana, e già qualcuno iniziava a porsi delle domande. Ma il mancato sold-out per la gara contro il Benfica esprime molto di più di un lungo discorso. Del resto, questo testimonia il malcontento della tifoseria, la quale non sarebbe disposta a spendere enormi ingenti di denaro per acquistare un biglietto per una determinata gara. Infatti, i costi eccessivi sono una delle cause che provocano questo genere di problemi poiché la Juventus non ha più lo stesso status di alcuni anni fa. Ormai la Vecchia Signora deve ripartire da zero, ricostruire un nuovo ciclo, ritrovare un’identità perché al momento è il nulla, è una squadra smarrita.
A ciò si aggiunge la pochezza di emozioni e spettacolo presenti all’interno del match, delle prestazioni offerte dalla Juventus. E qui si nota un punto debole della politica intrapresa dal presidente Andrea Agnelli dopo il caso Ultras scoppiato nel 2019. Da quel momento in poi, il tifo organizzato è sparito dall’Allianz Stadium dato il divieto di striscioni, tamburi e megafoni, invece disponibili per i tifosi in trasferta, il che sembra un paradosso. Contemporaneamente si sono aperte le porte verso la clientela, la quale sta piano piano riempiendo di meno da quando non ci sono più quei risultati soddisfacenti e vincenti.

Dunque, l’Allianz Stadium non è più un fattore chiave per la Juventus, non è più il cosiddetto dodicesimo uomo in campo, ma non lo si scopre certo adesso visto che questo accade ormai di consueto da un paio di anni. Naturalmente, vedere tanti seggiolini vuoti colpisce maggiormente nell’occhio, e forse evidenza anche un certo malumore poiché guardare una partita della Juventus non è più così divertente. Si tratta di una squadra fragile dal punto di vista mentale, lenta dal punto di vista fisico, che si spegne dopo 15 minuti di gioco, qualunque sia l’avversario. Probabilmente è arrivata l’ora di un cambiamento, non solo all’interno della squadra, ma anche nel regolamento dello stadio perché lo stadio non è un teatro, il tifo è una componente importante nel calcio, soprattutto nei momenti difficili.