Juventus, Allegri in conferenza: “Dobbiamo pensare al campo, Cuadrado a disposizione, Pogba e Vlahovic col Monza”

Seguiamo LIVE la conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia della partita tra Juventus ed Atalanta

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Alle 12:00, direttamente dall’Allianz Stadium di Torino, Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia della diciannovesima giornata di Serie A, nella quale, alle 20:45 di domenica 22 gennaio, la Juventus sarà impegnata contro l’Atalanta

Le parole di Allegri alla vigilia di Juventus-Atalanta

Allegri on conferenza stampa

“Cosa si sente di dire ai tifosi?”

Domani è una partita importante perché bisogna chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi. Domani è una partita speciale dopo ieri, bisogna ricompattarsi ancora di più e continuare a lavorare col profilo basso perché siam qui per questo. Dobbiamo solo pensare al campo”

“Come cambia l’approccio al campionato con questo -15?”

“Non cambia assolutamente niente perché noi dobbiamo fare dei punti. Domani è una partita difficile perché l’Atalanta sta giocando bene ed è in un’ottima forma fisica. Noi giochiamo in casa, dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi, dobbiamo cercare di vincere perché ci consentirebbe momentaneamente di agganciare il settimo posto e quindi bisogna fare un passettino alla volta. Poi abbiamo l’Europa League e la Coppa Italia. Da tutte queste situazioni bisogna continuare a lavorare, tenere il profilo basso e fare il meglio possibile

“Come si riparte dal campo dopo il -15?”

“Non è che bisogna ripartire. Queste vicende giudiziarie riguardano la società; ci sarà un ricorso come la società, insieme agli avvocati, ha già comunicato. Noi dobbiamo pensare al campo, e visto che la nuova classifica è un dato di fatto, abbiamo 22 punti e dobbiamo cercare di vincere domani per girare a 25 e poi affrontare il girone di ritorno per ottenere il massimo e cercare di scalare delle posizioni”

“Pensi che questo contesto sia una spinta per giocare con leggerezza?”

“Alla Juventus non si gioca mai con leggerezza. Alla Juventus si gioca perché abbiamo una pressione per poter vincere. Noi dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro nel migliore dei modi, bisogna recuperare giocatori che stanno recuperando. Settimana prossima rientreranno Pogba e Vlahovic. Domani avremo Cuadrado a disposizione e poi credo che fino a questo momento, prima della sentenza, credo che la Juventus avesse 37 punti, ad un punto dal secondo posto, con tutte le possibilità di giocarsi un posto in Champions e magari il campionato. Noi dobbiamo continuare a fare il nostro dovere perché la sentenza definitiva ci sarà tra due mesi e non bisogna farsi trovare tra due mesi ed avere dei rimpianti perchè non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto. Bisogna ricompattarsi ancora di più con i tifosi, domani deve essere una serata speciale. Ci siam passati anche un mese fa quando il presidente ha dato le dimissioni. Questo è un grosso imprevisto da cui singolarmente se ne esce rafforzati, con tutta la serenità del caso e soprattutto con tutta la voglia e l’impegno di fare una cosa molto importante, che è quella di vincere le partite. Intanto vediamo di arrivare al settimo posto, dopo vediamo

Juan Cuadrado, Juventus
Juan Cuadrado, Juventus

“Ha parlato con il Presidente Ferrero e l’amministratore Scanavino? Rabiot come sta?

Rabiot ieri ha fatto allenamento differenziato però dovrebbe essere a posto

“Che sentimento prova in questo momento?”

“E’ un dato di fatto, momentaneo, ma è un dato di fatto. Mi è stato insegnato ed ho imparato che tutto va trasformato in un’opportunità. Abbiamo l’Europa League, che è un altro passaggio che ci permetterebbe di entrare in Champions, non è facile; abbiamo la Coppa Italia, non è facile; abbiamo 60 punti a disposizione in campionato”.

“Cosa dirà oggi alla squadra?”

Non è che c’è da inventare o da dire tante parole. Io non sono uno che ama parlare. La squadra sa benissimo cosa bisogna fare, per noi non è cambiato niente. Bisogna avere una forza interiore. Primo obiettivo è arrivare girare a 25, poi vediamo il girone di ritorno”

“Dopo questa sentenza è preoccupato per gli altri fronti aperti? Cambierebbero le sue prospettive futuro in caso di esclusione dalle coppe europee?”

Io sono l’allenatore della Juventus e rimarrò tale fino a quando non mi manderanno via. Credo che ci siano certi momenti in cui bisogna essere responsabili di dove siamo e di quello che facciamo. Nei momenti di difficoltà bisogna essere bravi, uomini ed assumersi le responsabilità. Quando le cose vanno bene tutti siamo bravi, quando ci sono le difficoltà, per quanto mi riguarda, è più stimolante. Stiamo facendo bene e abbiamo dei giocatori in recupero. Col Monza hanno giocato 5 giocatori che venivano dal settore giovanile della Juventus, vuol dire che è stato fatto un ottimo lavoro. Bisogna andare in quella direzione perché il campionato italiano ti dice questo. Basta vedere la porzione di fatturato tra le 20 squadre italiane e quelle inglesi. C’è un rapporto di 1 a 4

“Lei aveva la percezione della gravità della situazione oppure è rimasto stupido dai 15 punti?”

“Io ero in grado di dire la gravità della situazione. La cosa certa è che bisogna accettare la sentenza di ieri. La società ha già fatto il comunicato. A noi della parte queste cose non ci devono riguardare. Noi dobbiamo fare il massimo. Bisogna pensare a stare in silenzio, a lavorare, col profilo basso e cercare di fare il massimo possibile. Sono convinto che i ragazzi faranno di tutto per ottenere il massimo e fare qualcosa di straordinario. Nel calcio non si sa mai”.ù

Cherubini, Juventus
Cherubini, Juventus

“La squalifica di Cherubini fa crescere la sua responsabilità?”

“Per quanto riguarda la responsabilità quando siamo all’interno della Juventus ognuno ha la propria in base al ruolo. Sono molto dispiaciuto a livello personale per Federico Cherubini, Maurizio Arrivabene, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Paolo Galimberti. Oltre all’aspetto professionale c’è un aspetto umano che va oltre”.

“In una sentenza in cui solo la Juventus è stata condannata, le è venuto da pensare che ce l’avessero con voi?”

Io quando mi hanno detto che la richiesta fosse di nove punti, ho subito fatto il calcolo di quanto mancasse per arrivare in Champions. Quando mi è arrivata la sentenza ufficiale di quindici punti, ho fatto di nuovo il calcolo per arrivare alla quota Champions”

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