In attesa della nuova penalizzazione per quanto riguarda il caso plusvalenze, sono emerse ulteriori novità per quanto riguarda la manovra stipendi. Dopo la sconfitta e la conseguente eliminazione in semifinale di Europa League per mano del Siviglia, per la Juventus allenata da Massimiliano Allegri si rende più complicata anche la situazione extra-campo, in quanto il club bianconero è stato deferito anche nell’ambito della manovra stipendi, con il processo sportivo che è atteso per il mese di giugno.

In tale caso, il procuratore federale Giuseppe Chinè ha contestato alla Juventus di Francesco Calvo la violazione dell’articolo 6, comma 1 e 2, del CGS per i comportamenti avuti da Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti e Stefano Braghin, i quali sono stati accusati di aver violato l’articolo 4, comma 1, per atti e comportamenti relativi alle manovre stipendi per le stagioni 2019/20 e 2020/21, il filone agenti e i rapporti di partenariato con altre società.

Juventus, manovra stipendi: la nota sui rapporti con gli altri club
Nel caso dei rapporti di partnership tenuti dalla Juventus con altre società, nella nota della FIGC si può leggere: “Violati i principi di lealtà, correttezza e probità, in relazione al fatto di aver trattato, sottoscritto o comunque pattuito con le società Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato, senza provvedere al deposito della modulistica federale presso la Lega di Serie A o depositando la modulistica diversamente dalle operazioni effettivamente concluse”.

Per quanto riguarda la manovra stipendi 2019/20, alla Juventus è stata contestata la riduzione di quattro mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno) per ventuno calciatori più l’ex tecnico Maurizio Sarri, con gli accordi economici relativi al recupero di tali mensilità che non sono stati depositati. Per la stagione 2020/21 invece, i casi contestati sono diciassette. Nell’ambito del filone agenti, tra i quattordici indagati rientrano anche Davide Lippi, Gabriele Giuffrida e Giorgio Parretti.

Juventus, si valuta il patteggiamento?
Nel caso della manovra stipendi, la Juventus attualmente guidata da Massimiliano Allegri starebbe da tempo valutando il patteggiamento. Come riferito da Calcio&Finanza, la Vecchia Signora, qualora decidesse di intraprendere tale strada, sconterebbe una pena inferiore a quella prevista. Inoltre, la sanzione che il club bianconero riceverà presto dovrebbe essere scontata in occasione della prossima annata, ovvero 2023/24. Per ulteriori novità bisognerà però attendere il processo fissato per il mese di giugno.