L’ex giocatore della Juventus, Alessandro Birindelli, è intervenuto ai microfoni di Tuttojuve.com per commentare l’attuale momento dei bianconeri: “Penso non ci sia occasione migliore per provare a salvare una stagione, iniziata male per gli infortuni e proseguita poi con la penalizzazione in campionato. Nell’attesa di capire se i 15 punti verranno confermati o meno, l’Europa è un traguardo troppo importante per le ambizioni di questo club”.
Juventus, Birindelli sul match col Friburgo: “I bianconeri dovranno volersi guadagnare la qualificazione”

L’ex difensore ha proseguito parlando dell’imminente match di Europa League tra il Friburgo e la Juventus: “Credo che tanto dipenderà dalla Juventus, che è superiore all’avversario, e dal modo con cui approccerà questa sfida. La voglia di guadagnarsi la qualificazione dovrà esser totale, poi è chiaro che la squadra dovrà esser continua nella prestazione. L’impressione, fin troppo evidente, è che ci sono troppi alti e bassi all’interno della partita, questo non è un bene perché così il risultato resta sempre in bilico. Forse qualcosina in più rispetto al match d’andata lo si vedrà, non credo che a Torino abbiamo visto la loro reale forza. La Juve dovrà stare molto attenta, poi conosciamo bene le squadre tedesche che sono sempre dure a morire. Saranno stimolati nell’affrontare un avversario così importante”.
Juventus, il commento di Birindelli sui top player bianconeri
Birindelli si è soffermato anche su alcune individualità della Juventus, come ad esempio Di Maria e la sua importanza all’interno della rosa: “E’ un giocatore che sposta gli equilibri, a volte sembra assente ma quando si accende sono dolori per gli avversari. In questo momento non si può prescindere dalla sua idea di gioco e dal suo ultimo passaggio, quando è in serata è sempre decisivo“. Successivamente un commento anche sul momento no di Vlahovic: “Tutte le partite sono giuste per far ritrovare il gol e la serenità persa a questo ragazzo, lo vediamo fare delle buone prestazioni e aiutare molto la squadra ma vicino alla rete sembra un po’ troppo elettrico: un po’ come se avesse il timore di sbagliare. Il gol sarebbe una buona medicina, così ritroverebbe totalmente le sue grandi qualità.

A me è capitato di avere dei compagni che andavano con frequenza al gol e poi di punto in bianco si bloccavano. Ci vuole, secondo me, sostegno da parte della squadra e più soluzioni per farlo segnare. Non sempre dipende dal singolo giocatore, può essere un problema di sviluppo e di quale è il gioco espresso in fase offensiva”. Sul possibile rinnovo di Rabiot invece: “E’ riconosciuto da tutti come uno dei migliori centrocampisti, a volte come un po’ tutta la squadra sembra presuntuoso. Per la Juventus è un giocatore fondamentale, è un leader ed è in grado di far tutto all’interno del centrocampo. Per me è da tenere, poi non so quali saranno le sue volontà”.