Dopo mesi di lunga attesa in merito al caso plusvalenze e sulle manovre stipendi, la Corte d’Appello della FGIC ha finalmente emanato il verdetto finale: alla Juventus verranno tolti ufficialmente 10 punti in classifica. Seppur la sentenza fosse attesa nel post gara contro l’Empoli, la decisione dei piani alti è arrivata in anticipo, con il gruppo bianconero che è entrato in campo consapevole di essere nuovamente fuori dalla zona Champions League.

In seguito alla penalizzazione in classifica, il club piemontese si piazza attualmente a quota 59 punti, con la squadra di Allegri che è chiamata ora a compiere una vera e propria impresa per agguantare il sogno in Europa per la prossima stagione. Un’annata di estrema difficoltà ha colpito la Juventus, vittima dalle vicende extra calcistiche e condannata ora a slittare in 7ª posizione in campionato, con una lunghezza in meno dalla Roma. Nelle ultime 3 partite in programma contro Empoli, Milan e Udinese, la Vecchia Signora non dovrà concedersi nessun errore se vorrà continuare a tenere acceso il barlume di speranza.
Sentenza Juventus, il comunicato: “Tanta amarezza per tutti, valuteremo il ricorso”
In seguito alla delusione incassata dopo l’uscita di scena dall‘Europa League in semifinale contro il Siviglia, anche in Serie A il sentiero si fa sempre più tortuoso per la squadra di Massimiliano Allegri, costretta ad indietreggiare di 10 passi a 3 giornate dalla fine del campionato. In seguito alla sentenza emessa dalla Corte d’Appello della FIGC, la Juventus ha espresso la propria amarezza tramite un comunicato ufficiale, dichiarando di valutare in futuro l’opzione di un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia del CONI.

Il comunicato del club: “Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità“.