Per anni è, forse, diventata l’ossessione più grande. Da quando si è arrivati a pochi passi dal riportarla a Torino, passando per le sofferenze di Berlino e Cardiff, la Champions League è rimasta il chiodo fisso di tutto il popolo di sponda Juventus. A quei tempi, però, la qualificazione alla maggior competizione europea avveniva, praticamente, di default, oggi la storia è invece ben diversa. I 15 punti di penalizzazione assegnati dalla procura federale della FIGC, hanno devastato la corsa dei bianconeri verso questo obiettivo, proiettandola a -14 dal quarto posto. Un danno di enorme entità per la squadra di Allegri, che dovrà ora rimboccarsi le maniche per avvicinare quel traguardo, apparentemente, molto complicato. Non vi è, però, altra scelta: una mancata qualificazione andrebbe a gravare non solo dal punto di vista sportivo e del prestigio, ma anche, naturalmente, sul piano economico.
Juventus, introiti e sponsor: ecco perché l’Europa non si può mancare

Le strade sono due, o arriva il quarto posto o la vittoria dell’ Europa League, o magari entrambe. Queste le possibilità della Juventus per poter acciuffare la Champions League ed evitare eventuali problematiche, anche economicamente parlando. Da come riporta Milano Finanza, una mancata qualificazione porterebbe danni nelle sacche dei bianconeri: innanzitutto non vi sarebbe introiti da parte dell’Uefa e per di più nascerebbero complicanze con gli sponsor richiedenti visibilità europea. Per fare un esempio, Stellantis, che versa 45 milioni annuali, senza la partecipazione alla massima competizione continentale potrebbe diminuire la quota di un paio di milioni, aggiungendone altri due in caso anche di mancata Europa League. Non verrebbe, poi, difficile pensare e credere che certi tipi di clausole siano state stipulate anche con altri sponsor.