Juventus, Daino ha la soluzione: “Vlahovic è poco sereno, necessario…”

Alla luce delle non prestazioni di Vlahovic, viene in soccorso Daniele Daino: queste le dichiarazioni sull'attaccante della Juventus

Pietro Distefano
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Prima la Serie A poi l’Europa League, la Juventus si sposta da una competizione all’altra nella speranza di raggiungere i propri obiettivi su entrambi i fronti. Chi, però, sta deludendo in ogni appuntamento è Dusan Vlahovic che non riesce a trovare i corretto posizionamento in campo. Il serbo è tornato alla grande dall’infortunio siglando una doppietta ma, poi, sembra essersi quasi spento. Qual’è il problema del numero 9 bianconero? Di natura tattica o mentale? Prova a rispondere a questa domanda l’ex difensore del Milan, Daniele Daino.

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Grandi stagioni a Firenze che lo hanno innalzato come uno dei migliori talenti della scena internazionale, ci ha pensato il clima Juventus a far ricredere tutti. Quello di Dusan Vlahovic è un profilo dalle eccellenti qualità che, però, al momento non riesce a tirare fuori. Ecco cosa ne pensa Daniele Daino ai microfoni di Sportitalia: “Un conto è giocare alla Fiorentina, alla Juve è tutto più pesante. Ma non posso pensare che uno come Vlahovic non sia in grado di fare quello che ha sempre fatto. Il problema, secondo me, oltre alla struttura della Juve e ai pochi rifornimenti, è nella testa del ragazzo. E’ poco sereno”.

Juventus, Daino non ha dubbi: “Allegri male, sempre alti e bassi”

Che la non prestazione di Dusan Vlahovic sia dovuta all’attuale tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri? Il serbo ha sempre giocato con un impostazione tattica di 4-3-3 ed ora si trova a doversi prendere tutto l’attacco sulle spalle, con il solo Angel Di Maria a fargli compagnia in reparto. Queste le dichiarazioni di Daniele Daino sul tecnico livornese: Allegri non sta facendo assolutamente bene, continua con alti e bassi. Non c’è un gioco costante e continuo. Nei bianconeri, comunque, non c’è solo Vlahovic ma anche Milik e Kean. Se non c’è una comunicazione d’intesa con lo staff, il giocatore rischia di chiudersi e non rende più come prima”.

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