Date le grosse difficoltà che la squadra sta attraversando in questo periodo, verrebbe da pensare che forse un altro anno in bianconero per Giorgio Chiellini avrebbe fatto comodo un pò a tutti. Non solo per le qualità difensive che il centrale toscano esprimeva sempre al massimo in campo con la maglia della Juventus e della Nazionale, ma anche per la sua attitudine alla leadership, per il suo carisma mai sfrontato ma che anche con un sorriso sapeva farsi ascoltare e rispettare da compagni e non. Nel corso di una recente intervista concessa al The Times l’attuale Campione d’Europa ha ripercorso la sua carriera facendo anche qualche accenno alla situazione dell’Italia e alla sua nuova avventura americana.
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Juventus, Chiellini e una carriera col bianconero addosso
L’intervista parte forse dal punto più buio e basso della sua carriera ed in generale della storia della Nazionale italiana, la seconda mancata qualificazione ai Mondiali, questa volta ancora più cocente per l’avversario contro cui è arrivata e perché è avvenuta da Campioni d’Europa in carica. L’ex centrale della Juventus ne ha parlato non nascondendo la sua delusione: “Siamo ancora devastati da ciò. Onestamente non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere. Invece è successo. Sono rimasto in Azzurro finché ho potuto essere un punto di riferimento per i più giovani. Continuare per restare ai margini o diventare un peso, non avrebbe avuto alcun senso”.

Il discorso si è poi spostato sul suo passato a livello di club che, escludendo le parentesi toscane di Livorno e Fiorentina, è segnato dai colori bianco e nero. Un rapporto di amore incondizionato a cui Chiellini ha sempre risposto coi fatti oltre che con le parole, non a caso si parla di uno dei giocatori più amati, della storia recente, dai tifosi della Juventus: “Ho passato la carriera quasi interamente in una sola squadra, la Juve. E questo è strano per come sono fatto, per la mia curiosità di scoprire cosa nuove, culture diverse. Dieci anni fa Mancini mi voleva al Manchester City, parlai con agenti e addetti ai lavori, ma poi non se ne fece nulla” – continua riferendosi all’ipotesi di un’esperienza in Premier League – “Penso che il campionato inglese sarebbe stato perfetto per me, per il fatto che in campo ho sempre dato tutto. I tifosi l’avrebbero apprezzato molto. Certo, parlo del Chiellini di qualche anno fa: i ritmi della Premier sono vertiginosi”.

Juventus, Chiellini e lo sguardo al futuro
Al termine della lunga intervista e dopo aver ripercorso i momenti salienti della sua più che decennale avventura con la Juventus, l’ex centrale bianconero ha voluto chiudere con un piccolo accenno al futuro che lo aspetta in MLS, un campionato esotico, diverso dal nostro, ma che anno dopo anno attira sempre più grandi giocatori del panorama europeo anche in età relativamente giovane. Il Chiello ha parlato della comunicazione e del suo livello di inglese: “Qua mi trovo bene. Ma ovviamente la lingua è fondamentale: ho studiato inglese alle superiori e con la lingua mi sono sempre esercitato con i miei compagni e avversari negli anni. Però posso fare ancora meglio“. Una determinazione che nel campo come nella vita non manca mai e chissà che non possa riuscire a levarsi un’ultima soddisfazione in terra americana.