La Juventus si trova già in una situazione di emergenza a meno di dieci giorni dall’esordio in campionato. Gli infortuni tartassano Massimiliano Allegri che, il 15 agosto contro il Sassuolo, dovrà riadattare il centrocampo. Oltre ai lungodegenti Federico Chiesa e Kaio Jorge, infatti, si sono iscritti alla lista indisponibili anche Pogba e McKennie, infortunatisi durante la preparazione, mentre Rabiot e Kean salteranno la sfida per squalifica. Così tanti infortuni mettono sotto la lente di ingrandimento il lavoro dello staff medico, già in dubbio nel corso della passata stagione.
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Nuovi medici, stessi problemi

Lo staff di Massimiliano Allegri era stato salvato al termine della scorsa stagione dalla dirigenza bianconera. Il preparatore atletico Simone Folletti godeva e gode tutt’ora della fiducia del tecnico e dei vertici della Vecchia Signora. Fiducia che, al contrario, non era stata rivolta a Nikos Tzouroudis, vecchio responsabile della gestione recupero infortunati. Come lui, nel mese di giugno, anche diversi fisioterapisti erano stati sostituiti, favorendo così il restauro dello staff medico. L’obiettivo del club juventino era quello di ridurre i tempi di recupero degli infortunati, stranamente più lunghi rispetto ai medesimi infortuni in altre squadre. Il talentino della Juve Kaio Jorge, ad esempio, ne è una prova lampante.
Lo scorso maggio, Roberto Sassi, ex preparatore atletico della Juventus, aveva spiegato che le responsabilità degli infortuni andavano attribuite al programma di allenamenti e dunque allo staff tecnico. Al contrario, stando allo stesso esperto, le ricadute degli infortuni dipendono prevalentemente dai medici. In ogni caso, l’aumento del numero di partite a cui prendono parte i giocatori ha sicuramente favorito l’accrescere dei problemi fisici. Nelle ultime tre stagioni, in particolare, le squadre ai vertici dei top campionati, impegnate nelle coppe europee e nelle altre competizioni nazionali, hanno mantenuto una media di due partite a settimana. Su questo, la dirigenza della Vecchia Signora non può farci niente e per ovviare ai problemi a centrocampo, Allegri dovrà affidarsi ai giovani, nella speranza che i recuperi degli infortunati accelerino.