Juventus, Aicardi senza peli sulla lingua: “Non si può dare una sentenza così”

Paolo Aicardi analizza la situazione della Juventus nel caso plusvalenze, dando la propria versione sulla sentenza

Daniele Monacelli
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La scossa causata dalla sentenza della procura federale FIGC è stata a dir poco tremenda. I 15 punti di penalizzazione hanno tolto, momentaneamente, la Juventus dalla lotta per un posto in Champions League. Giusta o sbagliata che sia questa decisione, ciò che ha colpito tanti addetti ai lavori è la modalità con cui è arrivato. Paolo Aicardi è intervenuto a questo proposito, a Tuttosport: La giustizia sportiva ha celebrato in poche ore un processo sulla base di 14mila pagine di documentazione. E lo ha fatto prima ancora che la giustizia ordinaria decida se rinviare gli indagati a giudizio o meno. Non si può prendere una decisione in queste condizioni, a maggior ragione nel momento in cui si parla di questioni molto tecniche: chi ha deciso, lo ha fatto in maniera sommaria e senza approfondire“.

Juventus, Aicardi: “Così vale tutto”

L'ex dirigenza della Juventus
L’ex dirigenza della Juventus

La frettolosità e la sbrigatività utilizzati, secondo Aicardi, non sono andati giù al presidente dell’associazione Piccoli Azionisti della Juventus. Ora, con grandissima probabilità, la società presenterà il ricorso al Coni, pur sapendo che tale sentenza potrebbe anche non essere annullata. Indipendentemente dal risultato finale, lo stesso Aicardi, ha espresso a Tuttosport, anche il malcontento generato da questa penalizzazione: Comprendo che la giustizia sportiva debba avere una propria autonomia, ma credo che al contempo vadano fissati dei paletti. E quanto appena accaduto lo dimostra: il “ne bis in idem” ignorato, le intercettazioni equiparate a prove, il concetto di lealtà sportiva sfruttato per dire tutto e niente. Così, davvero, vale tutto“.