Una delle migliori prestazioni stagionali non basta alla Juventus per uscire da Napoli con almeno un punto, vedendosi dunque Madama assottigliare pericolosamente in graduatoria il vantaggio dal Milan e dal Bologna – rispettivamente terza e quarta forza della Serie A a 56 e 51 lunghezze, a cospetto delle 57 maturate dai bianconeri in queste 27 giornate di campionato. Con la formazione più giovane messa in campo fin qui in stagione, Allegri non è quindi riuscito nel tentativo di rimettere le inseguitrici a distanza di sicurezza, anzi: ora la Vecchia Signora deve guardarsi attentamente indietro.
Ma ciò che da qui a fine anno tedierà in particolare i pensieri della dirigenza torinese è il futuro di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus: il tecnico toscano ha ancora un anno di contratto a proprio favore, ma è altrettanto consapevole che la sconfitta di Napoli ed in generale un campionato condito da numerosi alti e bassi (specialmente nell’ultimo scorcio di stagione) potrebbero far pendere in qualche modo dalla parte del divorzio. Dall’altra parte, esistono due certezze però nella testa dello stesso Allegri.
Futuro Allegri, chi fa il primo passo? L’Arabia sullo sfondo
Se da un lato quindi Allegri andrà in scadenza contrattuale con la Juventus a giugno 2025, dall’altro non è detto che la stessa società piemontese voglia continuare con il livornese in sella: la zona Champions League e la qualificazione a questa è ormai raggiunta, ma cambierà eccome arrivarci da secondi o da quarti della classe – come peraltro confermato da Vlahovic al termine della sfida di Napoli. Ecco quindi che l’intenzione di Allegri e dell’agente Branchini sembrerebbe essere quella di attendere il primo passo della Juventus, senza necessariamente muoversi per capire le dinamiche future.
Di fronte, Allegri è al tempo stesso consapevole di quanto l’Arabia brami e voglia nella propria competizione della Saudi Pro League il proprio carisma e la propria personalità – come dimostrato dall’offerta arrivata a gennaio: ecco quindi che esisterebbe a questo punto un vero e proprio piano B nella mente dell’allenatore qualora non dovesse essere confermato sulla panchina della Juventus. Prima la decisione del club, poi probabilmente – in caso di addio – la destinazione Arabia: il condottiero della Vecchia Signora ha le idee chiarissime.