La doccia fredda arrivata a pochi secondi dalla fine grazie alla rete segnata da Marusic, ha definitivamente fatto sprofondare la Juventus nel baratro. Una crisi di risultati che da due mesi a questa parte ha colpito gli uomini di Massimiliano Allegri che sembra non terminare mai; I bianconeri hanno totalizzato solamente 7 punti in 9 partite, una sola vittoria contro il Frosinone, 4 sconfitte contro Inter, Napoli, Udinese e Lazio e 4 pareggi contro Empoli, Genoa, Verona e Atalanta.
Se andiamo indietro nel tempo, troviamo un precedente per quanto riguarda la Vecchia Signora; durante la stagione 1998/99 ci fu una crisi di risultati che iniziò con l’infortunio di Alessandro Del Piero contro l’Udinese, da allora la Juventus collezionò 4 sconfitte, 2 pareggi e una vittoria in 7 gare che culminarono con le dimissioni dell’allora allenatore Marcello Lippi che verrà poi sostituito in panchina da Carlo Ancelotti. Da allora nemmeno nei periodi più bui del post – calciopoli la Juventus aveva avuto un rendimento del genere, Ma quali sono le vere cause della crisi bianconera?
Crisi Juventus, questione di karma. Da “Guardie e ladri” a “Desaparecidos”
Nelle religioni Indiane come Buddismo e Induismo la parola Karma è “Sinonimo di destino come complesso di situazioni che l’uomo si crea mediante il suo operato“, ed è come se con quelle dichiarazioni abbia messo in moto una ruota del destino che puntualmente gli si è ritorta contro. Il destino è beffardo caro Max, non trovi anche tu?
Sembrano oramai un lontano ricordo le dichiarazioni di uno “Spavaldo” Allegri, che nel post partita Juventus – Sassuolo paragonava la corsa scudetto contro l’Inter ad una partita a guardie e ladri, facendo arrabbiare e non poco i tifosi nerazzurri. In quel periodo i bianconeri erano a due sole lunghezze dalla capolista, che la settimana dopo si trovava impegnata in Arabia Saudita per la Super Coppa Italiana, quindi con una partita in meno da disputare.
Ma sono passati solamente poco più di due mesi, era il 16 gennaio, era una Juve diversa, aveva carattere, grinta e cattiveria, una lontanissima parente della Juventus che stiamo vedendo oggi, spenta, senza carattere, quasi rassegnata.
La statistica è impietosa, il ruolino di marcia è da retrocessione, se infatti andiamo a prendere la classifica dal 27/28 di Gennaio ovvero da quando la Juve superò momentaneamente l’Inter, solo Salernitana, Frosinone e Sassuolo hanno fatto meno punti dei bianconeri.
Juventus – Lazio, i tifosi si interrogano: “Giusto dare le colpe solo ad Allegri”?
Molti tifosi si stanno domandando il motivo di questa crisi, c’è chi se la prende con il Tecnico e c’è chi da la colpa ai giocatori e allo scarso impegno che mettono in campo. Se contro il Napoli, il Frosinone e l’Atalanta si era visto il bel gioco, ieri contro la Lazio si è visto il “nulla cosmico“, senza uno straccio di gioco ed errori da tutte le parti (complici anche le assenze di Vlahovic e Milik in attacco), ed una formazione rimaneggiata dal classico 3-5-2 al 4-3-3 con il terzino Cambiaso adattato ad Ala nel tridente con Kean e Chiesa, mossa già effettuata in passato dal tecnico Livornese ma che continua a lasciare basiti tutti quanti.
Soprattutto se si pensa che questo adattamento è stato portato per dare una maglia da titolare a Mattia De Sciglio che non toccava il terreno di gioco da moltissimo tempo. Dunque qual buon occasione per non citare la stoccata di Tutto Sport riguardo questa sorprendente mossa del nostro Massimiliano Allegri?: “Era stata la sorpresa della giornata, l’Allegrata di Pasqua, ma ha avuto davvero vita breve. Dopo un lungo stop per infortunio, per De Sciglio è tornato oggi il momento di essere titolare di nuovo nella Juventus, un ritorno durato giusto il tempo di… un tempo di gioco, prima di restare negli spogliatoi, sostituito da Iling Junior“. Ma è giusto dare solamente la colpa all’allenatore?
E i giocatori di colpe ne hanno? certamente si, non tutti però. Se da una parte come citato prima, sotto il piano del bel gioco, ci sono state belle prestazioni anche se con scarsi risultati come ad esempio contro il Napoli e l’Atalanta, dall’altra le prestazioni sono state veramente opache e non solo contro la Lazio, dove si sono viste lacune tecnico-tattiche davvero incredibili a partire dalle manovre offensive inefficaci di Moise Kean e Federico Chiesa per arrivare agli errori difensivi di De Sciglio e Danilo, solamente per fare un esempio, ma ce ne sarebbero moltissimi altri da fare.
Come se tutto d’un tratto ci si fosse dimenticati di come si gioca a calcio, assumendo un atteggiamento rinunciatario o addirittura come se si stesse remando contro l’allenatore. Se tutto questo fosse realtà, i colpevoli dovrebbero metterci la faccia e fare un esame di coscienza, non trovate anche voi?
Crisi Juventus; Bremer, Rabiot e Vlahovic: “Uniche note positive”
Un antico detto recita “Non tutte le mele cascano lontano dall’albero” e infatti se da un lato ci sono state prestazioni deludenti e inefficaci, dall’altro ci sono prestazioni degne di nota come ad esempio quelle di Gleison Bremer, Adrien Rabiot e Dusan Vlahovic, 3 giocatori che con la loro serietà e il loro costante impegno in questo momento di difficoltà stanno dimostrando di essere dei veri pilastri per questa squadra.
Il Brasiliano è un punto fermo della difesa di Allegri nonostante le voci di mercato lo diano come possibile partente, soprattutto è uno dei migliori difensori di questo campionato, forte nei contrasti e preciso nelle uscite e decisivo nell’1 contro 1, concede veramente poco agli avversari.
Il centrocampista Francese, anche lui nella lista dei possibili partenti è la colonna portante della mediana bianconera, propositivo in fase offensiva, supporta sempre la manovra degli attaccanti che sia un tridente o che siano due sole punte.
Infine il bomber serbo che guida la classifica cannonieri della squadra, secondo solo a Lautaro Martinez nella classifica generale dei marcatori di questo campionato con 15 reti segnate e indovinate un po’? Anche lui è sulla lista dei partenti. Se la Juventus è rimasta a galla per tutto questo tempo è soprattutto grazie alle sue doti da centravanti.
Di proposito ho citato tre giocatori che sono stati messi sul mercato, guarda caso 3 tra i migliori giocatori di questa rosa, segno che forse la colpa di come stanno andando le cose non è solamente di Allenatore e giocatori, ma molto probabilmente anche di qualcuno che sta più in alto di loro.