Emergenza a centrocampo per la Juventus: Allegri studia tre alternative ad Alcaraz

Mattia Gruppioni By Mattia Gruppioni

L’infortunio muscolare di Carlos Alcaraz complica ulteriormente i piani di Allegri nella preparazione del big match Juventus-Atalanta, di scena alle ore 18:00 di domenica 10 marzo all’Allianz Stadium di Torino e valevole per la corsa alla Champions League: la formazione bianconera sta ritrovandosi sempre più spesso in questi giorni alla Continassa, dove nel corso del primo pomeriggio di giovedì 7 marzo è intanto arrivata la brutta notizia in merito il mediano argentino. Scelte contate dunque per Allegri in vista della sfida casalinga, col tecnico toscano alla ricerca di alternative.

Certo di una maglia in mezzo al campo è Manuel Locatelli, mentre le due mezz’ali sono tutte da decidere: premesso che molto dipenderà dalle condizioni di Weston McKennie – allenatosi parzialmente col gruppo e per cui saranno decisive le prossime ore e gli allenamenti di venerdì e sabato – ecco che la Juventus potrebbe riproporre Fabio Miretti da interno, con il terzo ed ultimo posto che vedrebbe a quel punto il solo Cambiaso come piano B al texano. A quel punto, Weah ritroverebbe maglia da titolare sulla destra, con Kostic avanti rispetto a Iling-Junior dall’altra parte.

Alcaraz e Rabiot out, McKennie la chiave: chi rimane ad Allegri?

Tutto sembra dunque pendere dal recupero di McKennie in casa Juventus, con intanto la squadra che scenderà alla Continassa anche nella mattinata di domani – venerdì 8 marzo: da qui si potranno capire le reali possibilità di rivedere in campo l’americano e, nel caso, se dal primo minuto o a gara in corso. Qualora non ce la facesse, Cambiaso e Miretti sarebbero le due mezz’ali accanto a Locatelli, ma non è da escludere nemmeno l’avanzamento di Danilo o la titolarità di Nicolussi Caviglia, col numero 5 che agirebbe non più da regista a quel punto ma da interno. Infine, la terza ed ultima spiaggia, quasi a lanciare un segnale: chissà che Allegri non possa lanciare dal primo minuto Nonge dopo l’errore di Napoli.