Nonostante la musica oggi non sia delle migliori intorno all’ambiente bianconero, è bene sempre tenere a mente che tipo di gesta la Vecchia Signora fosse in grado di compiere appena qualche anno fa. Ricorre in data odierna, 15 febbraio, una delle innumerevoli vittorie della Juventus in campionato. A farne le spese nel 2019 è stato il Frosinone, ennesima vittima di una squadra a tratti invincibile, che godeva di una profondità nella rosa a dir poco micidiale e di una voglia di trionfare illimitata.
Quella stagione, la 2018/2019, fu l’ultima della prima parte dell’era Allegri, quella alla quale sono aggrappati i ricordi più memorabili insieme al tecnico livornese: è il periodo dei continui trionfi in campionato, tutt’altro che avvenuti per caso, evento che si ripete anche in quell’annata, conclusa con il primo posto a 90 punti. È anche la prima fetta d’esperienza sotto la Mole per Cristiano Ronaldo, arrivato a Torino nell’estate precedente lasciando il pubblico in estasi. Proprio CR7, insieme ad un Paulo Dybala in grande spolvero e ad un sempre presente Leonardo Bonucci, sarà il mattatore della sfida interna contro il Frosinone, che al termine di quella Serie A venne retrocesso da penultimo in graduatoria.
Juventus-Frosinone 3-0, il primo tempo: magia Dybala, esulta Bonucci

La differenza di qualità e di interpreti tra le due squadre è evidente in maniera inevitabile fin dal fischio d’inizio: quella Juventus viaggia a mille all’ora e il Frosinone non riesce minimamente ad impensierirla. In più, se poi Allegri schiera in campo l’intera formazione tipo, con i migliori tecnicamente che decidono di accendere la luce, allora non ce n’è proprio per nessuno. Dopo appena cinque giri di orologio, da una distanza di circa 25 metri dalla porta difesa allora da Sportiello, Ronaldo appoggia per Dybala: l’argentino da un rapido sguardo alla porta e scocca la freccia, trovando perfettamente l’angolino alto e una rete a dir poco meravigliosa.
Se dopo pochi minuti dall’avvio di gara il numero 10 riesce a segnare un gol di tale calibro, l’entusiasmo a livello psicologico non può che giocare ancor di più a proprio vantaggio. La Juventus gestisce perfettamente i tentativi di ripartenza del Frosinone e punisce nuovamente i gialloblu poco più di dieci minuti dopo: minuto 17′, sempre Dybala fa partire un cross perfetto da calcio d’angolo, la palla arriva sul secondo palo dove Mario Mandzukic è tutto solo. Il croato colpisce di testa, ma Sportiello respinge miracolosamente: nulla può, tuttavia, sulla ribattuta. Leonardo Bonucci è il più lesto ad avventarsi sulla sfera, siglando il 2-0.
Juventus-Frosinone 3-0, il secondo tempo: Ronaldo chiude i giochi

La seconda frazione di gioco si apre allo stesso modo della prima: la Juventus domina sul malcapitato Frosinone, che fatica tremendamente ad arginare quella che era a tutti gli effetti una squadra stellare. Al minuto 63′ arriva la rete che chiude i giochi, realizzata con ben quattro tocchi di prima: Cancelo lancia perfettamente in avanti sulla corsia di destra, Bentancur arriva sul pallone e lo spizza per Mandzukic, il quale è abilissimo a smistarlo rasoterra al centro dell’area di rigore: il numero 17 sa che ad attenderlo lì c’è Cristiano Ronaldo, il re del gol, che ancora una volta si conferma tale: è 3-0, tutti in piedi ad applaudire per la diciannovesima marcatura del campione portoghese.
L’esultanza di Ronaldo, a rivederla oggi, catturerà sicuramente la nostalgia degli appassionati, in quanto in contemporanea con il suo classico salto unisce la Dybala mask, esultando insieme al numero 10, insieme al quale ha formato una coppia formidabile, anche se forse non ammirata mai tanto quanto ci si attendeva. La partita contro il Frosinone di fatto si conclude lì: ci prova Bernardeschi dalla lunga distanza, ma Sportiello è attento e gli nega la gioia personale. Al fischio finale, tutti in coro incitano i beniamini bianconeri: la Juventus vola su numeri irraggiungibili per le rivali. Nonostante infatti fosse ancora la 24ª giornata di Serie A, con quel successo la Vecchia Signora si era già portata a +14 dal Napoli, prima inseguitrice.
Juventus 2018/2019, una squadra stellare
Quella squadra dell’annata 2018/2019 è forse definibile come una delle rose più complete e spettacolari di cui abbia goduto la Juventus negli ultimi anni. Una formazione incredibile, strabordante di campioni assoluti e di talenti indiscussi, capaci di dominare il campionato di Serie A dall’inizio alla fine senza neanche scomodarsi più di tanto. Nell’estate del 2018 il calciomercato in entrata è a dir poco stellare: arriva Perin tra i pali, mentre in difesa ritorna Bonucci dopo la breve e tanto polemica esperienza al Milan, insieme a Joao Cancelo e a Leonardo Spinazzola, il quale rientra dopo il prestito all’Atalanta.
In mediana, da svincolato, la Vecchia Signora accoglie poi Emre Can, ma i veri botti sono riservati tutti per il fronte offensivo: dal Bayern Monaco arriva Douglas Costa, poi un giovane Moise Kean rientra dal prestito al Verona e il grande colpo da novanta, Cristiano Ronaldo, sugella una supremazia totale contro qualsiasi avversario. In campionato il dominio è evidente, ma i rimpianti si rivolgono ancora una volta a quella Champions League a volte assaporata ma mai raggiunta: è quella la stagione della grande rimonta sull’Atletico Madrid negli ottavi di finale, ma è anche la stessa in cui l’Ajax, nel turno successivo, affossa i sogni della squadra di Allegri con la capocciata vincente dell’allora avversario de Ligt.