Juventus, la rivoluzione parte dall’attacco: il tridente funziona a Bologna

Redazione By Redazione

E’ il minuto 12 della ripresa a Bologna, la Juventus è sotto 3-0 e sembra ormai destinata alla sconfitta. Ma Paolo Montero decide di cambiare le carte in tavola: toglie Gatti e inserisce Yildiz. Il turco si posiziona a sinistra, Chiesa si sposta a destra e al centro dell’attacco resta Vlahovic, che poco dopo lascerà spazio a Milik. Il tridente, tanto discusso ma mai sperimentato prima, diventa realtà. E in quell’istante tutto cambia, anche grazie a qualche disattenzione degli avversari. Proprio Chiesa, Milik e Yildiz segnano i tre gol che consentono alla Juventus di pareggiare nel giro di soli 8 minuti, ribaltando una situazione che sembrava disperata.

Questo potrebbe essere un segnale di cosa aspettarsi per il futuro della Juventus, anche se Montero non sarà più sulla panchina bianconera, con Thiago Motta in arrivo come nuovo allenatore. Il tridente Chiesa-Milik-Yildiz potrebbe essere una delle poche certezze su cui costruire la squadra, soprattutto considerando che Yildiz, Chiesa e Vlahovic dovrebbero rimanere a Torino. È un segnale importante, anche se non risolve tutti i problemi della squadra, ma è un punto da cui partire.

Inoltre, la partita contro il Bologna ha portato un’altra buona notizia: il ritorno di Nicolò Fagioli dopo sette mesi di squalifica per il fattaccio scommesse. Il centrocampista ha giocato venti minuti ed è stato un caso che la Juventus abbia segnato tre gol dopo il suo ingresso in campo. La sua assenza, come quella di Pogba, è stata pesante per Allegri, ma Thiago Motta non dovrà affrontare questa situazione, dato che il centrocampista è finalmente tornato disponibile.