Che Vasilije Adzic avesse carisma e sicurezza da vendere, nonostante i suoi 18 anni, era chiaro fin dalla sua prima intervista italiana durante il ritiro tedesco. A Norimberga, però, ha dimostrato in campo il suo valore con un atteggiamento e una grinta da giocatore esperto. Il giovane ha brillato sia in fase offensiva che difensiva, aggredendo spesso il portatore di palla avversario per recuperare il possesso.
Il secondo tempo di Adzic è stato particolarmente significativo: ha già mostrato di poter giocare a certi livelli, agendo da sottopunta con la libertà di muoversi su tutto il fronte d’attacco. Non a caso, l’azione che ha portato al rigore su Weah, poi fallito da Vlahovic, è partita proprio dal suo piede. Adzic è un talento grezzo, a cui bisogna dare tempo di crescere senza pressioni eccessive, un compito non facile alla Juventus. Tuttavia, in soli 45 minuti ha lasciato intravedere un potenziale notevole. Se continuerà su questa strada, potrebbe presto uscire dalla Next Gen.
Weah convince nel nuovo ruolo: brillante prestazione contro il Norimberga
Timothy Weah è stato la nota positiva del difficile pomeriggio di Norimberga per la Juventus. Dopo essere stato un punto interrogativo nella scorsa stagione, impiegato come alternativa sulla fascia destra, Weah è apparso molto più a suo agio nel ruolo di esterno alto nel 4-2-3-1. Ha spinto con determinazione, convincendo pienamente Thiago Motta con la sua energia e aggressività. Si è anche procurato un rigore che avrebbe potuto pareggiare i conti per i bianconeri.
Weah, nonostante sia uno degli ultimi arrivati dopo gli impegni con la Nazionale e le vacanze, ha dimostrato di voler meritare la maglia della Juve e la fiducia di Motta. La sua rapidità nello scatto breve lo rende una spina nel fianco per i difensori avversari, e la sua prestazione contro il Norimberga è stata una piacevole sorpresa per i tifosi.
Centrocampo in fase di assestamento: buoni segnali da Thuram e Locatelli
La mediana bianconera è uno dei reparti che ha già iniziato a prendere forma in vista del debutto in campionato contro il Como. Manca ancora Douglas Luiz, ma le coppie Thuram-Locatelli e Fagioli-Nicolussi Caviglia hanno offerto buone garanzie. Thuram ha mostrato sprazzi di grande qualità, mentre Locatelli, capitano nel primo tempo, ha bisogno di ritrovare la migliore condizione fisica.
Anche Nicolussi Caviglia ha fatto vedere segnali positivi, cercando di dimostrare di meritare un posto fisso in squadra. Fagioli, dal canto suo, ha offerto una prestazione solida, dimostrando ancora una volta il suo valore.
Vlahovic cerca la condizione: difesa da rivedere per Motta
Nonostante il rigore sbagliato da Vlahovic, è evidente che il serbo è ancora alla ricerca della migliore condizione. Errori tecnici e posizionamenti difensivi sbagliati hanno contribuito alla sconfitta per 3-0, ma questi dettagli possono essere utili per Motta per capire dove intervenire e migliorare.
Con molti titolari ancora assenti e i giovani che devono trovare il loro ritmo, c’è ancora molto lavoro da fare. La partita contro il Brest sarà un’opportunità per Vlahovic e compagni di rimediare e mostrare progressi.