Gatti presenta Torino-Juventus: dal padre granata alla raccomandazione Yildiz

Mattia Gruppioni By Mattia Gruppioni

Vigilia di Derby della Mole in quel di Torino, dove sabato 13 aprile scenderà in campo alle ore 18:00 Torino-Juventus: protagonista come match clou del 32° turno del campionato di Serie A, la stracittadina piemontese vale a tutti gli effetti un posto in Europa. I padroni di casa granata vogliono raggiungere l’ottavo posto, che al termine della stagione potrebbe voler dire Conference League, mentre dall’altra parte Madama ed il tecnico Allegri sanno che, per non buttare all’aria l’annata, occorre necessariamente staccare quanto prima il pass per la prossima Champions League.

A presentare Torino-Juventus ci ha pensato Federico Gatti, difensore con la maglia numero 4 della Vecchia Signora che, intervistato dal quotidiano Tuttosport, ha dichiarato in merito la propria crescita: “Il mio percorso devo ammettere essere stato bellissimo, in ogni suo step. Ricordo il campionato di Eccellenza vinto col Verbania, in cui avevo legato tanto con un compagno proveniente da Marsiglia ed un altro da Roma: mi manca questo, ma la vita mi è cambiata radicalmente” – ha chiosato l’ex Frosinone, in gol nel Derby d’andata.

Esultanza Gatti, Juventus
Esultanza Gatti, Juventus

Gatti pronto a convertire il padre: decisivo Torino-Juventus?

Continuando nella propria intervista a Tuttosport, Federico Gatti ha poi toccato con mano l’argomento Torino-Juventus da un lato prettamente passionale, dato che il padre è da sempre tifoso granata: “Non ho ricevuto alcun messaggio in questi giorni dai miei amici, ma sto convertendo pian piano tutta la mia famiglia. Mio papà tifa Torino, ma il mio amore per la Juventus lo sta avvicinando a me: viene sempre allo stadio e non l’avrei mai detto”.

Infine, chiosando sul futuro, Gatti si è espresso in merito la possibile convocazione ad Euro 2024: “La chiamata di Spalletti è sempre nella mia mente, ma io sono concentrato sul Derby della Mole e sul bene della Juventus”. Ecco poi, a proposito di futuro, la raccomandazione al compagno di squadra Kenan Yildiz: “Gli auguro e dico sempre di non accontentarsi, perché farebbe l’errore più grande di carriera. Io lo affronto spesso ed è evidente che, a 18 anni, abbia qualcosa in più: non deve volere tutto subito però”.